«Il cambiamento climatico minaccia di annullare gli ultimi cinquant’anni di progressi nello sviluppo, nella salute globale e nella riduzione della povertà» e, già entro il 2030, «potrebbe condurre oltre 120 milioni di persone in una situazione di maggiore povertà e denutrizione», aumentando drammaticamente il gap tra ricchi e poveri. È l’allarme lanciato dal relatore speciale dell’Onu sull’estrema povertà e i diritti umani, Philip Alston, in un rapporto presentato al Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, che si basa su studi già pubblicati dalla Banca mondiale, nonché da altre agenzie dell’Onu e Ong.
Il mondo rischia un apartheid climatico
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