Caro direttore,
oggi parlare di difesa dell’ambiente e di sostenibilità significa prendere atto del radicamento in queste tematiche delle questioni della povertà e della diseguaglianza. La Chiesa lo ha fatto introiettando la spinta arrivata dalla Laudato si’ e da esortazioni come l’Evangelii gaudium. Una spinta che riguarda la tematica etica di come dimorare sulla terra, dove la questione della giustizia sociale richiede una visione che papa Francesco chiama di «ecologia integrale». Si tratta di superare l’antropocentrismo per rilanciare la centralità dell’essere custodi del Creato. Qui la tradizione cristiana ha da imparare da altre tradizioni religiose e da visioni del mondo con un approccio più armonioso e integrato, rivolto all’ecologia e al mondo naturale.
Per continuare a Leggere, clicca sulla pagina di Avvenire