Con la presente serie di articoli: «Democrazia come processo inclusivo», intendiamo analizzare le trasformazioni della democrazia, che comprendono anche, ma non solo, la frontiera tecnologica della cosiddetta e-democracyo “democrazia digitale”, e favorire il rafforzamento della sua dimensione elettorale e il grado d’inclusione. Una democrazia incapace di contribuire al processo d’inclusione non potrà che essere percepita dagli esclusi come la democrazia degli altri, qualcosa che, non riguardandoli direttamente, non li responsabilizza, con la relativa incuria delle istituzioni e casi di “emigrazione psicologica”, per usare una significativa espressione di Giovanni Paolo II nella Sollicitudo rei socialis (1987)
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