«Il coraggio di accettare l’alterità, nella diversità, riconoscendo che, pur essendo diversi, siamo fratelli e sorelle»: è quanto richiede il Documento sulla fratellanza umana firmato esattamente un anno fa da Papa Francesco e dal Grande imam di al-Azhar con il patrocinio del principe ereditario di Abu Dhabi. Lo ho rimarcato il prefetto del Dicastero per la comunicazione, Paolo Ruffini, intervenendo alle celebrazioni del primo anniversario della storica dichiarazione svoltesi nella capitale degli Emirati Arabi Uniti martedì 4 febbraio.
In precedenza, nel pomeriggio di lunedì 3, i membri del «Comitato superiore per l’attuazione del Documento» avevano incontrato la stampa, informando sulle attività svolte dal momento della sua istituzione, il 19 agosto scorso, fino alla recente proposta rivolta all’Onu il successivo 5 dicembre di indire una Giornata mondiale della fratellanza.